cronaca

Specializzato nell'importazione e spaccio di cocaina
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La Polizia di Genova ha arrestato nella Repubblica di Capo Verde Stefano Marchi, genovese, tra i cento ricercati più pericolosi, elemento di spicco di un'organizzazione criminale composta da italiani e sudamericani e specializzata all'importazione e allo spaccio di cocaina.   

Marchi, latitante dal 2004, è stato condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, porto abusivo di armi ed altri reati contro il patrimonio. E' stato catturato sull'isola di Maio, in una villetta dove abitava, dagli investigatori della Squadra mobile della Questura di Genova, coordinati dal Servizio centrale operativo della Polizia di stato e dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, che hanno dato esecuzione all'ordine di cattura, emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte di appello del Tribunale di Genova.

A tradire Stefano Marchi sono stati i soldi che i suoi familiari gli inviavano dall'Italia per le spese di ordinaria amministrazione. Erano la mamma e il fratello che con cadenza quasi mensile mandavano piccole somme di denaro. Nel 2011 gli agenti di polizia lo avevano localizzato una prima volta,sempre nell'arcipelago di Capo Verde, grazie a una intercettazione dove spiegava alla madre di avere fatto spostare alcune piante di aloe perché le radici stavano rompendo il muretto di cinta della villa dove si era rifugiato.

''Le ha fatte mettere dal lato mare e dal lato polizia'', facendo così intuire il luogo dove si trovava. Ma subito dopo aveva cambiato residenza, facendo perdere di nuovo le tracce. Marchi deve scontare una pena definitiva a 19 anni e 11 mesi.