La Corte dei Conti bacchetta il fisco. Il funzionamento del sistema fiscale italiano ha prodotto una ingiustificata grave sperequazione tra livello di contribuzione del lavoro dipendente e di pensione e quello derivante del lavoro autonomo. La normativa fiscale è spesso contraddittoria e mal coordinata, 'adottata sulla spinta di emergenze contingenti e quasi mai inquadrata in una strategia di lungo periodo di contrasto all'evasione'. La contaddittorietà della lotta all'evasione, sottolineano i giudici contabili, è colpa della politica. La Tax compliance non funziona, 'serve una nuova strategia'.norme contraddittorieLa Corte non solo segnala una ''ingiustificata grave sperequazione'' tra il livello di contribuzione del lavoro dipendente e di pensione e quello derivante dallo svolgimento di attività economiche indipendenti, ma sottolinea come i lavoratori autonomi spesso traggano vantaggio da queste dichiarazioni per avere accesso ai servizi sociali legati al reddito (come gli asili nido per esempio).
La quantità di risorse evase, sottolinea Susanna Camusso (Cgil), ''non è marginale'', non solo per l'Irpef ma anche per l'Irap. ''Abbiamo bisogno - ha detto - di un serio e ordinato sistema fiscale, di semplificazione sulle imposte da pagare e di progressività. Questi dati dimostrano che la progressività è al contrario. Dovrebbero dire al Governo di cambiare passo e di mettere il contrasto all'evasione al centro'' del proprio operato.
10° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi