Rivoluzione in corso nei piccoli Comuni liguri. In attuazione della riforma Delrio sul riassetto del sistema delle istituzioni territoriali, va avanti il processo di unionie fusioni di Comuni. La legge prevede che entro il 2014 i Comuni sotto i 5mila abitanti (in Liguria sono il 78% del totale) dovranno provvedere alla gestione associata delle funzioni (amministrazione, servizi pubblici, catasto, pianificazione urbanistica, protezione civile, rifiuti, servizi sociali, edilizia scolastica, polizia municipale). Il tutto in un’ottica di semplificazione amministrativa, di più efficiente gestione dei problemi, oltre che di riduzione dei costi. A fornire i dati è Anci Liguria. Ad oggi sono cinque le Unioni dei Comuni ufficiali in Liguria: Stura, Orba e Leira (formata dai comuni di Campo Ligure, Masone, Mele, Rossiglione e Tiglieto); Scrivia (formata dai Comuni di Busalla, Casella, Crocefieschi, Isola del Cantone, Montoggio, Ronco Scrivia, Savignone, Valbrevenna e Vobbia), Golfo Dianese (formata dai Comuni di Cervo, Diano Arentino, Diano Castello, San Bartolomeo al Mare e Villa Faraldi), Valle Arroscia (Armo, Aquila d’Arroscia, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo e Vessalico) e Golfo Paradiso (tra i Comuni di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori).
Ma su tutto il territorio della Regione si sta lavorando intensamente verso la creazione di nuove Unioni di Comuni: Valle Impero, Val Prino, Valle del San Lorenzo, Val Nervia e Valle Argentina nell’imperiese; Beigua, Ingauno, Val Maremola e Val Varatella nel savonese; Valle Sturla e Graveglia, Val d’Aveto e Alta Val Trebbia in provincia di Genova; Alta e Bassa Val di Vara e Cinque Terre, nello spezzino.
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