Primo confronto tra i candidati del PD alle prossime primarie dell'11 gennaio. Un confronto non diretto ma basato su singoli interventi che non prevedevano un dibattito tra i quattro contendenti (Di Paolo e Taitti devono ancora raggiungere l'obiettivo delle firme necessarie per poter essere candidati ufficialmente). Davanti a una sala, quella del Cap di via Albertazzi, gremita di militanti del partito accorsi per assistere all'evento, non sono mancate comunque frecciate e critiche da una parte e dall'altra. Cofferati stigmatizza Raffaella Paita nell'intervista rilasciata a Primocanale: "Dire che si vuole azzerare i vertici del partito nel momento in cui si vince una competizione elettorale rischia di creare un clima difficile per una battaglia in cui dobbiamo lavorare insieme quando il 12 gennaio sapremo chi è il vincitore delle Primarie." L'ex segretario della CGIL chiede rispetto: "Questa competizione si deve giocare in una sfida che non non ci faccia perdere l'equilibrio, certe cadute di stile sono da evitare". L'assessore alle infrastrutture e alla Protezione civile ribatte a distanza: "Forse sono stata male interpretata, io volevo intendere che il PD deve uscire dai foyer dei teatri e dai convegni per confrontarsi con i suoi elettori e con la società, solo così si vince".
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