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La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per i sei esponenti dell'Italia dei valori accusati a diverso titolo di peculato e falso per avere usato i fondi regionali per spese private.

Le richieste sono state notificate a Nicolò Scialfa, ex capogruppo Idv (che era stato agli arresti domiciliari per sei mesi), Marylin Fusco e suo marito Giovanni Paladini, Maruska Piredda, Stefano Quaini e Giorgio De Lucchi, ex tesoriere del gruppo. 

Piredda e Quaini sono accusati anche di truffa ai danni dello Stato perché avrebbero falsificato alcune ricevute mettendo la firma di altri consiglieri. A De Lucchi, i pm Nicola Piacente e Silvio Franz contestano anche l'appropriazione indebita perché, secondo l'accusa, avrebbe fatto 'sparire', intascandoseli, 11 mila euro nel 2012.

Le richieste saranno trasmesse al gip che dovrà decidere se rinviare a giudizio i sei o proscioglierli.