Secondo la tesi del sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro i medici che erano vicini alla donna e il polizotto, per conoscenza personale, non avrebbero avvertito le autorità della fragilità piscologica della donna e del fatto che aveva in casa delle armi, mentre la condotta deontologica lo avrebbe imposto.
Oltre a Bonvincini sono indagati 4 medici, tra i quali il marito, il dottor Mauro Acquarone, che hanno avuto a che fare con la pratica per il porto d'armi della suicida.
IL COMMENTO
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