
Secondo la tesi del sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro i medici che erano vicini alla donna e il polizotto, per conoscenza personale, non avrebbero avvertito le autorità della fragilità piscologica della donna e del fatto che aveva in casa delle armi, mentre la condotta deontologica lo avrebbe imposto.
Oltre a Bonvincini sono indagati 4 medici, tra i quali il marito, il dottor Mauro Acquarone, che hanno avuto a che fare con la pratica per il porto d'armi della suicida.
IL COMMENTO
Il nuovo Papa mantenga lo sguardo di Francesco sui detenuti
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse