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"Il dopofestival è una delle prime cose che ho chiesto di poter riattivare ma c'è un problema di budget. In ogni caso non ho rinunciato, nelle riunioni continuo a buttare lì l'idea". A rivelarlo è Carlo Conti, prossimo conduttore di Sanremo. Parlando di come dovrà essere lo spettacolo che sta preparando, il conduttore toscano ha ribadito che "a Sanremo la gara canora è regina, perché da lì dovrebbero arrivare i successi che canteremo e ascolteremo in radio nei mesi e negli anni a venire. Il mio sarà un Festival molto pop, avrà ritmo e allegria ma rimane fondamentalmente una gara fra professionisti che lanciano i loro brani. La "ciccia" è quella, mentre il cast e la messa in scena formano il contorno".

Sulla possibile presenza al suo fianco di Vanessa Incontrada e Ambra Angiolini, Conti non conferma né smentisce. "Bellissimi nomi ma, forse, prevedibili, logici. Lasciate che vi stupisca!". Sul lavoro fatto e da fare, spiega: "Tre fasi: da maggio a settembre ho studiato il meccanismo e il regolamento, ora sono nella seconda fase, quella più divertente, stimolante e importante, in cui ascolto le canzoni e le devo selezionare. Sono molto soddisfatto degli artisti che si sono presentati e non ho preclusioni legate all'età o alla provenienza: sarebbe sbagliato, ad esempio, non tenere conto dei talent: The Voice, Amici, X Factor. Non è colpa di questi ragazzi se ci hanno messo meno ad emergere, molti di loro sono artisti veri, lo stanno dimostrando e altri lo dimostreranno".

E a proposito di personaggi emersi dai talenti il presentatore parla anche di Suor Cristina: "La vedo come una cantante e come una suora che utilizza questo talento per una sorta di evangelizzazione: è un modo per divulgare la sua fede. Ma attenzione a non spettacolarizzare troppo. Posso anticipare che, al momento, non mi ha presentato nessun brano". Infine Conti anticipa l'uscita del suo nuovo libro "Si dice babbo!", dove racconta da padre i primi nove mesi di vita di suo figlio Matteo.