cronaca

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Nel Tigullio si continua a spalare fango. Come in tante altre zone della Liguria martoriate da precipitazioni che in pochi giorni hanno raggiunto la quota di un anno. Passata la perturbazione entrano in gioco le braccia e la tenacia di tanti volontari, organizzati o meno, disposti a lavorare ore e ore per ripulire una porzione di territorio. Michele Lombardo, che nel Tigullio ha le sue radici più profonde, ha organizzato un gruppo con l'associazione internazionale 'Lions'.

Il reclutamento di braccia interessate a spalare fango prosegue senza sosta. Lombardo traccia la linea. "Chiunque volesse dare una mano deve seguire questa prassi: presentarsi al Coa della Protezione Civile presso il palazzo comunale di Lavagna, al secondo piano. Si deve compilare un modulo dove ci si mette il nome dei volontari e relativi numero di telefono cellulare, si formano le squadre e poi si attende che il Coa dia la destinazione alla squadra in base alle richieste di aiuto". 

Il gruppo coordinato da Lombardo ha diverse provenienze tra Val Fontanabuona, Genova e Tigullio. Anche per la necessaria attrezzatura il passaggio in Comune è fondamentale. "Al Coa giungevano telefonate di aiuto ogni momento, erano richieste di ogni tipo e venivano assegnati i compiti alle squadre anche in base alle dotazioni. Noi 'Lions' siamo arrivati con bastoni per pulire in terra e degli stracci, e così ci hanno inviato a pulire case private", sottolinea Lombardo.

Organizzare una squadra di volontari non è una cosa semplice. In casi some questi può anche essere pericoloso. "Questo per me è il modo più giusto di aiutare, uno perché si è ben organizzati, due perché la Protezione civile resta sempre in contatto con la squadra e sa sempre dove si trova, e tre perché si evita di andare a dare una mano dove non c'è bisogno", il commento di Michele. 

Importante, per non sprecare energie e tempo, anche la scelta dell'obiettivo. "Come socio del Chiavari Castello Lions Club ho contattato alcuni soci del club Val Fontanabuona-Contea dei Fieschi, e abbiamo organizzato una squadra che abbiamo nominato genericamente 'Lions Club'. Inizialmente ci siamo diretti a Chiavari e abbiamo perso un'ora a chiedere dove potevamo dare una mano g inutilmente per la città, poi ci hanno riferito del Coa e ci siamo recati a Lavagna, e da li abbiamo seriamente iniziato a dare una mano".

Carasco e le zone limitrofe sono state la destinazione di Michele e della sua squadra. "Ci hanno mandato in località Santa Maria di Sturla e a Terrarossa per svuotare dal fango le abitazioni private. Inizialmente siamo stati accolti con un po' di diffidenza, poi siamo diventati un gruppo unico e affiatato". Diffidenza superata dal lavoro costante e continuo di giovani e giovanissimi che non si sono fermati davanti alle difficoltà.

Michele Lombardo cita un episodio in particolare. "Abbiamo aiutato una famiglia minacciata da cumuli di fango da spostare lontano dalla casa. Stava piovendo di nuovo e questo fango sarebbe tornato dentro. Abbiamo lavorato tanto, con le braccia e con le mani. Poi è passato un camion di militari che ci ha visto al lavoro, per lo più donne che spalavano con attrezzi di fortuna, e si è fermato. Saranno stati 15 militari e in meno di un'ora hanno finito il lavoro insieme a noi".

L'emergenza in Liguria e nel suo entroterra martoriato prosegue e di volontari come Michele e il suo gruppo Lions Club ce ne sono molti. Ma ne servono sempre di più. "Consiglio a tutti di eseguire la nostra stessa procedura con il Coa perché è l'unica strada utile davvero. Anche i 'Leo' hanno fatto una squadra, erano per lo più del Chiavari Sestri Levante Leo Club e qualche socio del distretto. Chiavari si è risollevata già bene, ma l'entroterra bisogno davvero di tante braccia", conclude Michele Lombardo.

Inoltre, i Lions e i giovani Leo insieme stanno provvedendo a raccogliere altro materiale come attrezzi e vestiario. I vestiti e i beni di prima necessità raccolti verranno destinati agli sfollati, tramite il centro di raccolta istituito a Lavagna.