Più di 600 militari americani sono stati esposti ad agenti chimici in Iraq fin dal 2003, ma il Pentagono fallì nel riconoscere la portata dei casi segnalati o di offrire un adeguato monitoraggio e trattamento a coloro che erano stati esposti. La notizia emerge da un’inchiesta del New York Times
“Abbiamo bisogno di una trasparenza totale e di assoluta sincerità”, ha detto Paul Rieckhoff, fondatore e direttore esecutivo della “Iraq and Afghanistan Veterans of America”.
IL COMMENTO
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