economia

Numero assoluto di aziende, Genova penultima tra grandi Comuni
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Con solo 71.500 imprese attive la Provincia di Genova a fine 2013 è al penultimo posto nella graduatoria delle 12 province dei grandi Comuni italiani per numero assoluto di aziende. E' il dato emerso dal nuovo volume 'Grandi Comuni - Edizione 2014'.

Nella Provincia di Genova sono risultate occupate 337mila persone, di cui 183mila uomini e 154mila donne. In tutte le grandi Province del centro-nord, il tasso di occupazione ha mantenuto, anche nel 2013, un valore superiore alla media nazionale (55,6%). La Provincia di Bologna si è attestata al primo posto con 67,8%, seguita dalle Province di Firenze (66,8%), Milano (66,5%), Verona (64,6%), Torino (61,9%), Genova (61,5%), Venezia (59,7%) e Roma (59,4%).

OCCUPAZIONE GIOVANILE - "Gli ultimi dati Istat, relativi al 2° trimestre 2014, registrano in Italia un tasso di disoccupazione giovanile pari al 41,5%- a livello regionale. I dati sono fermi al 2013 e per la Liguria non sono confortanti: 42,1%, il più alto del Nord e Centro Italia". I numeri sono stati elaborati da Unioncamere Liguria. 

A fronte di questa situazione, una parte dei giovani prova a reinventarsi un futuro giocandosi la carta del “mettersi in proprio”. Su oltre 2mila imprese liguri nate "652 hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni di età". Rispetto al trimestre precedente, il saldo tra iscrizioni e cessazioni, al netto di quelle d’ufficio, si ridimensiona, pur restando sempre positivo (+403).

Nel panorama nazionale la Liguria si posiziona al 13° posto per l’incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive (9,5%). Guidano la classifica le regioni del Sud (Calabria e Campania in testa).

A livello provinciale è La Spezia a registrare la più alta incidenza di imprese “under 35”, 10,5% sul totale delle imprese attive, e la più bassa riduzione rispetto all’anno precedente (-0,1%); seguono Imperia e Savona, entrambe con un peso pari al 9,8%, ma con un ridimensionamento più marcato (rispettivamente -5,5% e -2,7%); Genova “perde” 131 imprese (-2,0%) e l’incidenza sulla totalità delle imprese attive si ferma al 9,0%.

Una impresa giovanile su 4 è femminile. Anche in questo caso è la provincia della Spezia a guidare la classifica con un peso% pari al 27,7%. Di contro l’incidenza più bassa si registra a Imperia (23,0%).

POSTI DI LAVORO PERSI - Dal 2008 al 2013 la Liguria ha perso 38 mila posti di lavoro, il tasso di occupazione è sceso dal 63,8% al 60,7% e la disoccupazione che era di 37 mila unità ha raggiunto le 68 mila: più colpita la fascia di età tra i 15 e i 34 anni. I dati sono stati forniti da Arsel Liguria, durante la presentazione de 'I Quaderni dell'Osservatorio del mercato del lavoro" al Salone ABCD+Orientamenti, in svolgimento alla Fiera.

L'industria e il terziario i settori più colpiti con la perdita di 12 mila (7 mila nell'edilizia) e 23 mila unità. L'occupazione maschile la più penalizzata, persi 31 mila posti. In termini assoluti Genova ha perso 21 mila posti, Imperia 9 mila, Savona 7 mila. A La Spezia la situazione migliore: persi 1000 posti. Sul fronte dell'occupazione femminile la provincia di Imperia è quella più colpita, -4 mila unità.

Il tasso di occupazione è diminuito in tutte le province, ma la flessione più alta è quella di Imperia
, dove l'indicatore scende dal 64,9% al 57,7%. Segue Savona, passata dal 63,3% al 60,1%; Genova, da 63,8% al 61,5%; La Spezia, dal 62,9% al 61,8%. Negli ultimi anni sono diminuite del 4,4% le aperture di nuove imprese, mentre le chiusure sono aumentate dell'1,8% La debolezza del tessuto economico si riflette anche sulle assunzioni. Il saldo assunzioni-cessazioni risulta negativo: -10.923 unità nel 2013.