La Regione Liguria si accorge dell' Istituto Italiano di Tecnologia e chiederà aiuto, per "individuare realtà internazionali piu' avanzate in fatto di previsioni meteo in grado di leggere i cambiamenti anche climatici": in questo senso oggi c’è stato un incontro con il direttore scientifico Roberto Cingolani. Ma l'Arpal, il centro meteo della Regione, non ci sta e risponde tramite un comunicato: "Siamo inquilini di poche stanze in un palazzo di diversi piani, che ospita molti altri soggetti. Non ne curiamo la gestione - si legge - Le previsioni Arpal dell’8 e 9 ottobre parlano di temporali forti, organizzati e persistenti, e delle conseguenze attese; i messaggi di aggiornamento in corso di evento, invece, riportano solo dati osservati, quello che è appena successo, e l’evoluzione a brevissimo termine". E ancora: "Il momento è molto difficile, ma continuare a far leva sulla scarsa conoscenza di procedure e strumentalizzare le informazioni fomenta la giusta collera di chi ha perso tutto, indirizzandola su chi ha la sola “colpa” di lavorare con competenza e professionalità per l’Agenzia, rasentando il rischio di arrivare a temere per l’incolumità fisica di tutti i tecnici Arpal".
Si sta minando la credibilità di chi, a supporto di Enti e Procure, al servizio dei cittadini, ogni giorno è impegnato in attività di controllo dai campi elettromagnetici alle sorgenti radioattive, dalle discariche all’acqua, dalle analisi di laboratorio su alimenti e qualità ambientale all’aria e ai pollini, dalla biodiversità alle verifiche impiantistiche, dai monitoraggi di tutte le matrici ambientali alla gestione delle corrispondenti banche dati regionali. Insomma, di chi lavora quotidianamente a garanzia di ciò che beviamo, mangiamo e respiriamo.
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