cronaca

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Riapre al pubblico a tempo di record il Museo di Storia Naturale Giacomo Doria dopo la tragica alluvione di una settimana fa. Da domani tutti i genovesi e i turisti potranno così tornare a visitare uno dei musei più antichi di Genova (l’attuale sede di Via Brigata Liguria è stata inaugurata nel 1912, ma il museo era a Villetta Di Negro già dal lontano 1867).


Ingenti i danni causati dall’acqua
che ha allagato il piano fondi mettendo fuori uso le attrezzature scientifiche, danneggiato gli impianti e i serramenti interni ed esterni. Da una prima stima, la cifra complessiva ammonterebbe a circa 1 milione e 100mila euro anche se fortunatamente la maggior parte delle preziose collezioni del museo non è stata toccata dall’acqua.


In realtà l’attività del Museo di Storia Naturale non si era fermata del tutto.
Nei giorni immediatamente successivi all’alluvione infatti il “Doria” ha ospitato la X edizione del Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica. 120 ricercatori e studenti provenienti da ogni parte d’Italia si sono confrontati sul mondo dei rettili e degli anfibi.

Il Museo – 5.000 metri quadrati e 23 grandi sale – è molto noto in ambito scientifico internazionale per la ricchezza dei suoi materiali, con un corpus in continuo incremento, che si stima oggi sui 4,5 milioni di esemplari; le collezioni sono soprattutto zoologiche, ma non mancano notevoli raccolte botaniche, mineralogiche e paleontologiche.