cronaca

Si tratta di una sorta di patteggiamento
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Lele Mora ha depositato all'udienza del processo di secondo grado 'Ruby bis' un atto di rinuncia parziale ai motivi di appello, tranne a quelli sulla determinazione della pena e sulla continuazione dei reati. Si tratta, in sostanza, di una sorta di patteggiamento.

''Questa è l'uscita di scena di Mora da questo processo, lui ha recuperato dignità in questi anni''. Così l'avvocato Gianluca Maris, che difende l'ex talent scout assieme al legale Nicola Avanzi, ha spiegato la ''scelta fortemente voluta dal nostro assistito'' di rinunciare ai motivi d'appello nel processo cosiddetto 'Ruby bis' tranne che per la parte riguardante la determinazione della pena.

Con questa scelta, in sostanza, Mora, condannato in primo grado nel luglio del 2013 a 7 anni per i reati di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile per i presunti festini ad Arcore, non contesta ipotesi accusatorie, rinuncia ai motivi d'appello sul merito del procedimento e chiede ai giudici soltanto di rideterminare al ribasso la pena.

La scelta di Mora ha avuto il consenso del sostituto pg Piero De Petris e dovrà essere valutata dai giudici della terza sezione della Corte d'Appello, davanti ai quali sono imputati anche Emilio Fede e Nicole Minetti. Per oggi è prevista la requisitoria del sostituto pg.