E' durato oltre due ore l'interrogatorio di garanzia di Salvatore Iemma, l'imprenditore edile calabrese residente a Sarzana che si è costituito in carcere a Massa Carrara dopo aver ucciso la ex moglie Antonietta Romeo nell'abitazione della donna a Sarzana. Secondo il difensore di Iemma, Andrea Guastini, l'interrogatorio "è stato soddisfacente", e Iemma "ha reso spontanee dichiarazioni. Non è escluso - ha aggiunto il legale - che il pm chieda il giudizio immediato".
“Ho trascorso la notte chiuso in macchina, con la pistola in mano, quella che avevo usato per uccidere mia moglie – ha raccontato Iemma al pm - Ore e ore a dirmi che era meglio farla finita. Alla fine non ce l'ho fatta a spararmi, però ho deciso che dovevo pagare per quello che avevo fatto".
Ha ucciso con tre colpi di pistola la moglie e madre dei suoi quattro figli, al termine dell’ennesima lite, poi è fuggito con la sua auto e la pistola usata per il delitto , mobilitando le forze dell’ordine di tutta Italia, e in particolare quelle di Oppido Mamertina, in Calabria, dove l’uomo era nato e dove in prima battuta si ipotizzava potesse tornare per nascondersi.
Invece, Salvatore Iemma non si è mai allontanato dal confine tra Liguria e Toscana: giovedì sera, mentre nel centro storico di Sarzana, sfilava il corteo in omaggio alla sua ex moglie , è arrivata la notizia che si era costituito, presentandosi aell’istituto carcerario di via Pietro Pellegrini, a Massa, poco più di venti chilometri dal luogo dell'omicidio.
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