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“Posizioni non concordate”. In questo modo, di fatto, la leadership regionale del Nuovo centrodestra (Ncd) sconfessa quei consiglieri che sia sulla riforma della legge elettorale regionale sia su altre questioni, tipo il voto sul caso bilancio-Arte e la mancata sottoscrizione della mozione di sfiducia al governatore Claudio Burlando lanciata dalla Lega, hanno fatto da stampella alla “variopinta” maggioranza che amministra la Regione Liguria. Ad uscire allo scoperto è uno dei due coordinatori regionali di Ncd, Luigi Zoboli (l’altro è Eugenio Minasso), attraverso una nota ufficiale.

“In questi giorni – si legge nel documento - appare più opportuno che mai ribadire che Ncd ha a cuore i livelli di giustizia sociale e di libertà della nostra gente. Alcuni provvedimenti della regione Liguria non sono votabili per i loro contenuti come, per esempio, la legge sull\'ATO dei rifiuti, legge che risponde ad una logica dirigistica del territorio e che farà sì che aumenteranno le spese improduttive e di conseguenza le bollette già esose di rifiuti, energia ed acqua”.

Poi ecco il riferimento al tema caldo di queste ore: “La legge elettorale non può non passare attraverso un confronto di tutte le forze politiche -nessuna esclusa- perché, secondo l\'irrinunciabile logica pluralistica, chi governa, prima di se stesso, deve garantire le minoranze. La legge elettorale all’esame del consiglio non è condivisibile, così come non è condivisibile la legge elettorale che si prospetta per il Paese, in assenza delle preferenze, ed in perfetta continuità con la precedente che ha sempre più allontanato la politica del territorio, e quindi dei cittadini con un’inaccettabile deresponsabilizzazione politica degli eletti”.

In conclusione l’affondo che, anche se nomi non ne vengono fatti, sembra indirizzato primi fra tutti a quei consiglieri, Saso e Garibaldi, che avrebbero stretto accordi con il governatore Burlando per garantirsi una poltrona ance dopo le prossime elezioni regionali. “Le posizioni recentemente assunte in consiglio regionale da alcuni consiglieri del Ncd – dice Zoboli - non sono state concordate con il partito. Gli eletti devono rispondere al mandato ricevuto, saperlo interpretare in ogni momento, ma mai e poi mai devono rispondere a logiche di potere e men che meno a posizioni personali”.

Intanto il coordinatore di Forza Italia in Liguria, Sandro Biasotti, ha inviato una lettera ai consiglieri regionali: "Visto che il premio di maggioranza consentito da questa legge è troppo elevato rispetto ai voti conseguiti e continuano a esserci perplessità sulla distribuzione dei seggi conseguente all'abolizione del listino e visto che non è chiaro l’atteggiamento sulle quote di genere. Visto che è necessario in vista delle prossime elezioni una ricomposizione delle forze moderate del centro destra, vi chiedo di sospendere l’analisi della legge elettorale e rimandarla a settembre”(...)