Cambierà la sede, ma resterà in centro e nella stessa strada, il Provveditorato agli Studi genovese che si trasferirà dal civico 40 di via Assarotti a quello attiguo, il 38, nel prossimo ottobre. In passato si era ipotizzato di un trasferimento in Valpolcevera, in via Pastorino.
L\'accordo è stato raggiunto nell\'incontro fra il commissario Piero Fossati (la provincia è l\'attuale proprietario dei due immobili) e la dirigente provinciale del Miur Sara Pagano.
Gli uffici provinciali e regionali del ministero avranno così a disposizione, nell\'edificio adiacente alla loro sede storica, oltre 1.600 metri quadrati di spazi su tre piani per tutti i dipendenti. "Dopo un periodo di lunghe e faticose trattative - spiega Fossati - su altre possibili opzioni siamo finalmente riusciti, con l\'impegno e la buona volontà di entrambe le parti, a trovare una soluzione definitiva e soddisfacente per tutti che permette di mantenere la sede del Provveditorato nel centro cittadino e garantisce che l\'immobile di via Assarotti 40 entro ottobre sia messo a disposizione delle operazioni finanziarie e patrimoniali con Filse legate al concordato per Atp". L\'edificio dove si trasferirà la struttura genovese del Miur era già utilizzato, soprattutto per archivi ma anche per alcuni uffici, dal Provveditorato.
cronaca
Il Provveditorato si trasferisce ma resta in via Assarotti
1 minuto e 3 secondi di lettura
Ultime notizie
- Genoa, i club ribadiscono "Vogliamo un incontro con il presidente Sucu"
- Aggressione fallita in centro storico: accoltella il connazionale, ma il giubbotto di pelle salva la vittima
- Pedofilo arrestato a Genova: aveva migliaia di foto di bambini nel pc
-
Bonazzi: "Non accettiamo tentennamenti da parte del governo"
-
Apa: "Servirebbe un imprenditore italiano per rilanciare l'acciaio"
-
Bucci: "Vogliamo mettere sul tavolo soluzioni importanti per Cornigliano"
9° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi