"Tirreno Power crede nella centrale di Vado e anche gli investimenti per il sito sono stati tutti confermati". Lo ha detto il direttore generale Massimiliano Salvi che ha partecipato all'incontro con i sindacati all'Unione Industriali di Savona. I sindacati hanno definito "positivo" il colloquio a pochi giorni dal diniego del giudice di dissequestrare i due gruppi a carbone."Attendiamo la nuova Aia prevista per settembre e a quel punto la situazione per la centrale sarà più chiara", ha aggiunto Salvi parlando con i sindacalisti. "Il direttore generale Salvi è stato molto franco con noi ed ha condiviso le nostre preoccupazioni, ma anche assicurato la volontà dell'azienda di continuare a fare industria su questo territorio. Tutti quei piani di cui si parlava nelle scorse settimane e tra questi anche quello che avrebbe previsto la chiusura della centrale del 2018 da parte dell'azienda sono stati considerati 'destituiti di ogni fondamento'. Tirreno è pronta fin da subito a riprendere le attività secondo le migliori tecnologie disponibili e anche in presenza di un custode giudiziario. L'unico aspetto che va regolato è quello delle emissioni di SO2 che però potranno essere sistemate solo quando riprenderà l'attività dei due gruppi ora bloccati", ha detto Maurizio Perozzi della Rsu Cisl della centrale di Vado.
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