porti e logistica

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La decisione sullo smaltimento della Concordia ormai è a un passo: il governo ha preso atto che la decisione spetta all'armatore, cioè Costa, e il 25 giugno, in conferenza dei servizi, tutto fa pensare che verrà ufficializzata la scelta di Genova.

L'unico aspetto che il governo dovrà verificare è quello della sicurezza
e della tutela dell'ambiente. Il Consiglio dei Ministri ha affidato al capo della protezione civile Gabrielli il compito di gestire questo aspetto

Restano i malumori in Toscana, a cominciare dal presidente Rossi che, in una lettera a Renzi, torna a contestare la decisione, paventando rischi per l'ambiente e sostenendo ancora l'ipotesi Piombino.

Ma - come detto - la decisione sul porto di smaltimento spetta a Costa. L'armatore perderebbe la titolarità della scelta nel caso la nave in questione fosse considerata un relitto, cioè se fosse stata abbandonata dal proprietario. Ma Costa aveva da subito assicurato il suo intervento per la demolizione.

La questione era stata sollevata anche da Maurizio Rossi, in commissione al Senato, la scorsa settimana: il senatore ligure aveva chiesto di smetterla con le polemiche e di rispettare quanto previsto dalla legge, cioè che la decisione spetta all'armatore.

Sulla vicenda interviene ancora il presidente del Porto di Genova Luigi Merlo: "Ci sono state le due conferenze istruttorie e per il 25 il Prefetto Gabrielli ha convocato la conferenza deliberante, decisoria, che dovrebbe approvare il progetto per lo smantellamento a Genova della Costa Concordia".

Lo dice a Primocanale Merlo che spiega anche che "nel caso in cui la conferenza dei servizi dicesse no, successivamente il Consiglio dei Ministri avrebbe una settimana di tempo per decidere. Ma è tutto fatto, aspettiamo fiduciosi. Intanto noi abbiamo predisposto tutti gli atti necessari: abbiamo dato in concessione provvisoria la diga del porto di Prà-Voltri all'associazione temporanea di impresa che dovrà effettuare le operazioni".

Ma quanti giorni serviranno per arrivare a Genova? : "Ci sono cinque tragitti possibili, servono 4 giorni di navigazione."

E mentre il porto di Genova si prepara ad accogliere la nave, arrivano numeri molto positivi sul fronte del traffico merci, addirittura migliori di quelli del 2012, che è stato anno record dello scalo.


Intanto, Pd di Piombino simulerà, navigando con un rimorchiatore, la rotta che il relitto della Costa Concordia dovrà fare dall'Isola del Giglio al porto di Genova dove sarà smantellata. Partenza dal Giglio alle 13 di domenica. Il rimorchiatore procederà alla velocità minima di due nodi e incrocerà, tra gli altri, il 'santuario dei cetacei'. "Denunciamo da tempo i rischi previsti per lo spostamento del relitto della Concordia dall'Isola del Giglio a Genova", ha dichiarato il segretario del Pd, Valerio Fabiani. "Un viaggio lungo, complesso che vedrà trainare il relitto attraverso aree pregiate come il santuario dei cetacei e il grande patrimonio naturalistico che abita i nostri mari. Un rischio che non vogliamo né sottovalutare, né minimizzare. vogliamo dimostrare concretamente che cosa significhi fare cinque giorni di navigazione a due nodi con la possibilità di condizioni meteo marine avverse", specie nell'ultimo tratto davanti a Genova.