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Fondazione Carige parteciperà per la quota di sua competenza, pari al 19%, all'aumento di capitale che Banca Carige avvierà come previsto a partire dal 16 giugno prossimo. Lo hanno stabilito il Consiglio di indirizzo e il Consiglio di amministrazione riuniti sotto la presidenza di Paolo Momigliano. Dalla recente vendita di azioni, Fondazione ha incassato circa 250 milioni che serviranno in parte per partecipare all'aumento e in parte per iniziare a saldare alcuni debiti.

Tra i debiti che la Fondazione Carige deve saldare entro breve c'è quello da 30 milioni in scadenza a giugno con Mediobanca.
Con l'advisor Banca Imi, secondo quanto è emerso dalle riunioni del Cdi e del Cda, è stato anche aperto il discorso riguardante una ulteriore riduzione della quota in Banca Carige, da mettere in atto però solo dopo la conclusione della operazione di aumento di capitale della banca. La quota è attestata al 19%, ma il presidente e il Cda stanno discutendo se, terminata l'operazione di aumento, non sia il caso di scendere anche fino a una quota tra il 10 e il 13%.

La Consob ha approvato il prospetto informativo relativo all'aumento di capitale fino a 800 milioni di Carige. È previsto che i diritti di opzione per la sottoscrizione delle azioni ordinarie Banca Carige dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, dal 16 giugno al 4 luglio 2014, estremi inclusi.

Sul fronte giudiziario il Tribunale del riesame ha rigettato le richieste di scarcerazione per tre dei setti arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulla truffa ai danni di Banca Carige. Restano in carcere Francesca Amisano, nuora di Giovanni Berneschi, Ferdinando Menconi, ex amministratore di Carige Vita Nuova, Davide Enderlin, avvocato svizzero. Secondo l'accusa, gli indagati avrebbero fatto acquistare da Carige Vita Nuova immobili e quote societarie a valore gonfiato per trarne un profitto. 

La Procura di Torino inoltre indaga su tre magistrati liguri per rivelazione di segreti d'ufficio e per abuso d'ufficio. 
Gli indagati sono il viceprocuratore della Spezia Maurizio Caporuscio, il procuratore di Savona Francantonio Granero, il magistrato del lavoro a Spezia Pasqualina Fortunato. L'inchiesta è ancora nelle fasi preliminari.