Lavoravano come netturbini, ma in realtà erano ai vertici di "una pericolosa cosca della mafia".E' l'accusa contestata a cinque operatori ecologici, ritenuti capi e luogotenenti del clan, arrestati dai carabinieri del comando di Ragusa. Sono tutti dipendenti della stessa ditta, della quale "avevano di fatto preso il controllo", incaricata della raccolta di rifiuti per il Comune di Scicli, paese il cui municipio è stato la location del commissariato di polizia di Montalbano.
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