Preoccupazione anche a Genova per l’annuncio di Siemens, chenei giorni scorsi ha fatto sapere di voler tagliare 11.600 posti di lavori da qui al 2016. “E’ l’inizio di qualcosa che però noi non conosciamo. Da domani cercheremo nei confronti dell’azienda quale sarà il taglio. Si dice che in Germania il taglio sarà di 5mila posti, vedremo cosa succederà a Genova. In ogni caso non è un bel messaggio”, commenta a Primocanale Bruno Manganaro, segretario Fiom Cgil. “Sappiamo che sulle dite in appalto Siemens avrebbe chiesto un taglio che 5%, quindi a Genova una ventina di lavoratori che resterebbero senza contratto. Il primo taglio è sulle ditte, ma si rischia anche all’interno”, aggiunge Manganaro. Il rischio di esuberi alla Siemens è anche l’ennesima tegola sul progetto Erzelli, dopo le cattive notizie di Ericcson ed Esaote. “”Il parco tecnologico sta distruggendo posti di lavoro. E’ chiaro che c’è anche la crisi delle singole aziende, però si po’ dire che questo parco che ha visto una valanga di soldi dal pubblico rischia di essere una cattedrale nel deserto. Stiamo perdendo pezzi di industria importanti”, dice Manganaro.
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