
In particolare l’allora membro esecutivo della Fifa per il Qatar, Mohamed Bin Hammam, avrebbe versato tangenti per milioni di dollari per ottenere il sostegno internazionale alla candidatura dell’emirato con mazzette fino a 200mila dollari su conti controllati ai presidenti delle associazioni africane, oltre ad una maxir tangente di 1,6 milioni di dollari all’ex presidente della Concacaf (la "Uefa" del centro e nord America) Jack Warner, ex vice presidente della Fifa dimessosi nel 2011.
IL COMMENTO
Ex Ilva: Cornigliano ha già dato molto, almeno possa pronunciarsi sul piano
L’incubo dell’acciaio che torna a Genova: tra promesse, dubbi e incertezze