Una nuova perizia sul piccolo Mirò, il bimbo di due anni e mezzo morto a fine ottobre dopo avere ingerito metadone, smentirebbe alcune dichiarazioni della mamma e del convivente. E' emerso infatti che, a differenza di quanto dichiarato dai due, il bimbo aveva pranzato il giorno in cui è morto.
La donna e l'uomo, indagati per omicidio volontario, hanno sempre detto che Mirò era stato male la sera precedente, che aveva un po' di febbre e che non aveva mangiato nulla dal giorno prima. Il risultato delle nuove analisi, disposte dal pm Alberto Lari, invece, ha dimostrato che il bimbo aveva mangiato a pranzo e che quindi, con ogni probabilità, stava bene.
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