cronaca

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Con 333 sì e 159 no su 492 presenti e votanti, il governo ha ottenuto la fiducia sul Decreto Legge Lavoro. Cosa cambia?

Stop causale contratti a termine - Stop all'obbligo di causale, vale a dire di una ragione specifica, per i contratti a termine fino a 36 mesi. Il tetto precedente era di un anno.

Numero proroghe - Ridotte da otto a cinque, rispetto al testo originale del dl, il numero delle proroghe per cui si può reiterare un contratto a tempo. TETTO PRECARI - In ciascuna azienda è previsto un limite massimo di rapporti di lavoro a termine, pari al 20% dell'organico stabile.

Multa a chi sfora - Le aziende che non rispettano la quota precari rischiano una multa, pari al 20% e al 50% della retribuzione per ciascun mese di durata del rapporto di lavoro, se il numero di lavoratori assunti in violazione del limite sia, rispettivamente, inferiore o superiore a uno.

Enti ricerca - Esclusi dal limite del 20%.


Norma ponte - L'obbligo di adeguamento al tetto del 20% scatta a decorrere dal 2015, sempre che la contrattazione collettiva non fissi un limite più favorevole.

Lavoratrici madri - Rafforzato il diritto di precedenza delle donne in congedo di maternità per le assunzioni. Ai fini del calcolo della durata minima di un contratto a tempo (sei mesi) per il riconoscimento del diritto di precedenza si calcolano ora anche i periodi di astensione obbligatoria. Il diritto di precedenza poi vale anche per le assunzioni a tempo determinato.

Apprendistato - Ridotti gli obblighi relativi alla stabilizzazione degli apprendisti: valgono solo per le imprese oltre i 50 addetti. Il tetto è sempre del 20%.

Formazione - E' la Regione a dover comunicare al datore di lavoro, entro 45 giorni, le modalità dell'offerta formativa pubblica.

Piano formativo - Arrivano modalità semplificate di redazione del piano formativo individuale sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali.

Stagionali - E' introdotta la possibilità di utilizzare l'apprendistato per attività stagionali. DURC - L'obiettivo è la "smaterializzazione" del Documento unico di regolarità contributiva.

Contratti di solidarietà - Triplicano i fondi (15 milioni). Fissata al 35 % la riduzione della contribuzione previdenziale con riduzione dell'orario oltre il 20%. UE - Parità di trattamento delle persone in cerca di occupazione in uno degli Stati Ue.