L'Autorità garante per le Comunicazioni richiama la Rai a un uso corretto delle norme sulla par condicio per le Europee. E lo fa con la delibera 196/14 trasmessa anche alla Commissione di Vigilanza. Di fatto l'Agcom richiama Viale Mazzini "ad assicurare nei notiziari e nei programmi di approfondimento informativo diffusi il più rigoroso rispetto del principio della parità di trattamento tra forze politiche".L'esame dei dati è partito da alcuni esposti presentati nei confronti della Rai da Federazione dei verdi europei, Nuovo Centrodestra, Movimento 5 Stelle, L'altra Europa con Tsipras e Scelta Civica per la presunta violazione della par condicio durante la campagna per l'elezione dei membri del Parlamento europeo fissata per il 25 maggio.
Nel monitoraggio sul pluralismo politico e istituzionale nella televisione riferito al periodo 19 aprile/2 maggio, l'Authority ha notato diverse squilibri sulla presenza delle forze politiche esponenti nei telegiornali Rai e nei programmi di approfondimento diffusi.
Infine, da Agcom una segnalazione per raccomandare maggior equilibrio dei tempi di parola del premier e degli altri esponenti del governo è stata inviata a tutte le emittenti, ricordando quanto previsto in materia dalla normativa vigente.
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