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Nessuna resurrezione per Genoa e Samp. Alla vigilia di Pasqua vanno in scena altre sconfitte. La quarta di fila per il Grifone battuto in casa dal Cagliari per 2-1 e stesso risultato negativo per i blucerchiati a Catania che così in fatto di scivoloni consecutivi arriva a quota tre.

Così proprio non va e il buonismo è l'ora che lasci spazio a riflessioni immediate soprattutto in vista della prossima stagione.

Per settimane comprensibilmente abbiamo raccontato di una salvezza raggiunta in anticipo per entrambe grazie al lavoro soprattutto di Gasperini e Mihajlovic. Non è il caso di cambiare idea, non è il caso nemmeno di gettare anche il bambino con l'acqua sporca, ma è doveroso toccare il tempo un po' a tutti perché continuare a perdere non piace a nessuno, soprattutto ai tifosi.

Il Genoa in passato ha abituato a queste code di stagione anonime, anzi persino irritanti e alla fine della fiera c'era rassegnazione. Stavolta è diverso e i mugugni della Nord vanno capiti perché i rossoblu' hanno iniziato a prendere schiaffi in Coppa Italia dallo Spezia. Era ferragosto. D'accordo con la Juve e col Milan Gilardino e compagni avrebbero meritato di piu', ma anche col Cagliari ecco due gol subiti da operetta e pure tanta confusione condita da una qualità tecnica disarmante. In pochi si salvano e per il futuro i vari Konate, Fetfa e tanti altri è meglio che lascino spazio ad altri. Gasperini ha gia' capito che con questi si fa poca strada ma è anche vero che pure Burdisso e De Maio stanno sbagliando, mentre Sculli appare svuotato insieme a Marchese e via così. Il Genoa col Cagliari voleva vendicare il Ko dell'andata in Sardegna, ma oltre ai bla bla della vigilia il nulla: il Cagliari non vinceva fuori casa da 14 mesi e ha rotto al Ferraris il suo digiuno. Un monito da non sottovalutare. E per il prossimo campionato servono rinforzi e quindi investimenti pesanti in un panorama societario, pero', dove nessuno nasconde i problemi di bilancio con Preziosi che sara' chiamato a metterci svariati milioni di euro per non andare in profondo rosso.

La Samp ha perso con l'ultima in classifica che aveva appena 20 punti. Onesto ricordare che mancavano molti titolari, ma senza le super parate di Fiorillo sarebbe finita pesantemente. L'altro a guadagnarsi un voto positivo è stato Okaka autore di un gran gol. Dietro di loro il nulla o quasi. Salomon, Renan, Wszolek tanto per fare i primi nomi non sono all'altezza, ma anche altri senza la giusta tensione agonistica non valgono la serie A. Mihajlovic ha cavato il sangue ad un gruppo che stava sbandando. E' importante che il tecnico serbo resti e i dirigenti stanno lavorando in questa direzione. E' importante che il presidente Garrone dia la garanzie a questo allenatore che vedendo gli attori ha messo in scena un rappresentazione persino bella. Non abbiamo dubbi che sarà così pur comprendendo la regola del "tanto entra, tanto esce" o giu' di lì.

La serie A è in cassaforte, ma non sempre ci sarà un campionato con tre squadre che vanno giu' con meno di 35 punti. Resta il derby di campionato che da quando è diventato un obiettivo sono solo arrivati ceffoni. La Samp sta meglio con due punti in piu' in classifica, il Genoa è lì sotto che osserva. Ma da un mese o quasi non si batte chiodo. Si poteva finire meglio, bastava volerlo.