Sono stati fissati per lunedì prossimo gli interrogatori davanti al gip dei 12 operatori socio sanitari della Residenza sanitaria assistita Vada Sabatia arrestati ieri per maltrattamenti su pazienti neuropsichiatrici. Nove sono detenuti in carcere a Savona e Genova Pontedecimo, tre agli arresti domiciliari. L'indagine, dice il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro, "è tutt' altro che conclusa, potrebbero esserci sviluppi". E' possibile che accertamenti vengano compiuti sul comportamento dei dirigenti della struttura. Stamani i familiari dei pazienti ricoverati sono andati alla Residenza per parlare con la direzione e verificare le condizioni dei loro parenti. Intanto emergono nuovi particolari sui modi di fare dei dodici arrestati che avrebbero avuto in una donna la leader che istigava a comportamenti violenti. I pazienti venivano chiusi per ore nei bagni, presi a pallonate, fatti cadere, trascinati. Uno di loro, dicono i finanzieri, si distingueva per la sua abitudine nel ricorrere a tecniche di arti marziali. Una operatrice si rivolgeva così ad una paziente: "Se sei violenta, ti trattiamo come una bestia; se ti comporti bene, non ti facciamo niente".
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