Tirreno Power, è stato aggiornato al prossimo 25 marzo il confronto tra le parti, azienda e sindacati, dopo il vertice questa mattina in prefettura a Savona. Sino a quella data saranno sospesi eventuali ricorsi alla cassa integrazione.
"Ci vengono contestati fatti già oggetto di decisione da parte degli organi preposti e del ministero dell'Ambiente. Siamo convinti che alcuni elementi che hanno portato al sequestro siano superati dai fatti e che una volta fornita la documentazione a integrazione delle informazioni in possesso del giudice si potrà rivalutare la decisione sul blocco". Lo scrive Tirreno Power a 2 giorni dal sequestro della centrale di Vado.
Tra l'altro l'azienda ribadisce "di avere sempre rispettato le norme e i limiti di emissione stabiliti dalle leggi, fatto peraltro espressamente riconosciuto anche dallo stesso provvedimento di sequestro".
I legali dell'azienda infatti stanno riesaminando il provvedimento con il quale il Gip di Savona ha posto sotto sequestro l'impianto non escludendo un ricorso al Riesame.
Tirreno Power si dice disponibile "a percorrere tutte le strade che consentano la rapida ripresa dell'attività produttiva confrontandosi e superando le motivazioni che hanno spinto l'autorità giudiziaria al sequestro. Impegni e azioni immediate che sono indispensabili per garantire la continuità industriale della centrale termoelettrica e di tutta l'azienda che come noto è in una complessa fase di rinegoziazione con gli istituti finanziari".
A coordinare il lavoro dei legali nel procedimento sulla centrale di Vado Ligure la Tirreno Power ha scelto l'ex Guardasigilli, Paola Severino. Lo hanno riferito fonti dell'azienda. I legali stanno valutando l'ordinanza del gip Fiorenza Giorgi per poi eventualmente presentare ricorso al tribunale del riesame contro il sequestro degli impianti di Vado ligure.
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