"Abbiamo approvato su proposta del ministro dell'Economia il decreto Tasi", ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio spiegando che "per ciascuna tipologia di immobile la flessibilità è fino all'0,8 per mille". La “Tassa sui Servizi Indivisibili”, per esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale, sostituirà l’IMU. Come l’IMU, si calcola sulla base imponibile della rendita catastale della prima casa di proprietà (mentre sulle eventuali altre proprietà resterà in vigore l’IMU): il prodotto fra l’ampiezza della casa e una tariffa calcolata dall’Agenzia del Territorio che varia da comune a comune, il tutto moltiplicato per un fattore proprio alla categoria catastale della propria casa. Di conseguenza non viene considerato il valore di mercato degli immobili al momento del pagamento: contano solo l’estensione della casa, il territorio dove è costruita e la sua “categoria catastale”. La pagherà anche chi abita in affitto, in una quota variabile fra il 10 e il 30 per cento dell’intera tassa (deciderà il Comune).
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