cultura

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Un Festival flop, ma commentato anche per questo.

Tre milioni di spettatori in meno, scarso entusiasmo per le canzoni e "guest star" che non hanno suscitato particolari emozioni. Tanto che la maggior parte del pubblico ancora non ha capito chi sia Stromae, il cantante francese che si è esibito ieri sera all'Ariston. Eppure, Fazio, che oggi non si è presentato alla conferenza stampa di chiusura (così come Luciana Littizzetto) commenta: "Non è una catastrofe". E non c'è tempo nemmeno per per scrivere la parola "fine", che già si pensa al Festival numero sessantacinque. Probabilmente faranno a meno di Iva Zanicchi dopo il commento su Renga: "Se un mezzo uomo avesse portato i suoi braccialetti sarebbe risultato un frocio". 
Fiorello, Clerici, Laura Pausini: i nomi in gioco per la conduzione 2015 sono tanti. "Alla finr - commenta a Primocanale, Adriano Aragozzini, storico organizzatore dei Festival di Sanremo negli anni passati - il flop è merito di Fazio che ha reso questa edizione orribile". Tempo di cambiare? Il conduttore savonese non ci pensa così come Littizzetto che conferma: "La coppia resiste". Ma piovono critiche, soprattutto dal web. "Prima non esistevano i social network e le persone non potevano commentare ogni cosa - dice la conduttrice torinese - Ma pensate cosa avrebbero detto dieci anni fa o prima? Io credo le stesse cose". Sicuramente, è stato un Festival scontato, lo dimostra la vittoria di Arisa, al suo quarto tentativo nella rassegna canora, che ha trionfato con il brano "Controvento". "Vittoria che dedico alla mia famiglia", ha sottolineato lei. Una vittoria annunciata prima ancora della proclamazione visto che, a pochi minuti dalla chiusura del televoto, ilcorriere.it scriveva "Arisa trionfa", creando diverse polemiche sul web. In quello stesso momento, nella green room, il sottopalco del teatro, si riunivano i cantanti in gara insieme a collaboratori, direttori d'orchestra e musicisti in attesa dei risultati. Grande delusione per Francesco Renga, fino all'ultimo quotatissimo e poi eliminato. Il secondo posto è andato a Raphael Gualazzi e il terzo a Renzo Rubino. Proprio quest'ultimo, fresco di vittoria, l'anno scorso, nella sezione giovani, annuncia via Twitter: "Questo è solo l'inizio". Si parla di musica, ma poco. Il vero spettacolo sono gli abbracci di Crozza, il comico genovese, una volta finito lo show dove ha lanciato frecciate a Grillo fino ad arrivare all'imitazione del premier Renzi. "Fignori mieiii", ha esordito Crozza facendo ridere, fino alle lacrime, la giuria di qualità seduta in prima fila. Spettacolo non andato in onda, invece, Fabio Fazio che, mentre Ligabue canta, scende dal palco e si mette a battere le mani e a cantare entusiasmando la platea che si alza in piedi. C'è qualche posto vuoto e i figuranti li occupano. Anche questo è il Festival di Sanremo che non può andare in onda mostrando l'Ariston mezzo vuoto. 
Passa mezzanotte e il pubblico, fuori dall'Ariston, aspetta per festeggiare. Si cercano autografi, foto di vip e Belen. Già, Belen che oggi arriverà all'Ariston per farsi intervistare da Massimo Giletti. Piazza Bresca, ale due del mattino, sta festeggiando sì, ma non il Festival. "E chi l'ha visto?", il commento dei giovani.
E inizia la sfilata di vip e aspiranti tali. Tutti a mangiare in un noto ristorante sanremasco. Arriva Piero Chiambretti, firma autografi. La sera prima Gino Paoli, passando di qui, aveva tirato dritto. Il "carrozzone" del Festival è molto più imponente di ciò che si vede. Collaboratori, autori, ballerini e mille altre figure che, una volta chiusa la porta dell'Ariston, occupano bar e pub. Si mangia, si beve, si cercano contatti utili. E per tornare alla musica, l'ultimo in classifica è Ron. 

L'anno scorso la finale aveva ottenuto 13 milioni 635 mila spettatori pari al 51.97% nella prima parte e 10 milioni 349 mila con il 66.60% nella seconda, per una media di 12 milioni 997 mila pari al 53.80%. Insomma, le cene e i gruppi di ascolto organizzato tra amici non sono serviti a nulla. Tantomeno allo share.
Ma la macchina del Festival non si ferma. Cambiano i nomi, forse anche il set visto che potrebbe tornare ad essere il Palafiori, ma non c'è nessun dubbio: tutto è, quasi, pronto per il prossimo anno.

E a chi si domanda chi sia stato l'ospite più apprezzato di questa edizione, la risposta è Marco Mengoni. Come dire, ha vinto anche quest'anno.