Beni immobili, aziende e rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 250 milioni di euro ritenuti riconducibili a esponenti del clan Galatolo sono stati sequestrati dalla Dia a Palermo. Il provvedimento ruota attorno alle attività legate al mercato ortofrutticolo e al suo indotto.I beni sequestrati, secondo l'accusa, sono riconducibili a cinque palermitani ritenuti vicini e contigui a Cosa nostra: sono Angelo e Giuseppe Ingrassia, entrambi di 57 anni, Pietro La Fata, di 81, e Carmelo e Giuseppe Vallecchia, di 74 e 53 anni.
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