
Lo afferma lo stesso Monti in un'intervista con Alan Friedman pubblicata dal Corriere della Sera.
«Io neanche di fronte ad un grande giornalista rivelo i dettagli di certe conversazioni», premette Monti nell’intervista.
Una nomina «era nell’aria» da diverso tempo, tanto che Monti ne parlò anche con Romano Prodi.
«A fine giugno lo spread era a 220-250, e Prodi mi disse: `quando arriva a 300 ti chiamano, preparati´», rievoca Monti. Poi «le cose sono un po’ precipitate». Lo spread era a 500.
IL COMMENTO
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