Dal 2011 al 2012 il numero di lavoratori domestici di nazionalità italiana assunti in Liguria è passato dal 3,73% all'8,62%: questi dati sono emersi durante un convegno dell'Associazione nazionale tra i datori di lavoro domestico.Nel capoluogo ligure l'82% dei lavoratori domestici è di nazionalità straniera (in maggioranza provengono dall'America del Sud) e lo stipendio varia tra i 700 e 900 euro al mese. A Spezia il lavoro delle colf è aumentato del 50%.
"La percentuale di aumento delle assunzioni di personale italiano - si legge in una nota - registra anche numeri importanti per la scolarizzazione delle lavoratrici che si approcciano al settore. La quasi totalità delle lavoratrici è in possesso di un titolo di studio della scuola media superiore, ma vi è anche una percentuale sempre maggiore di persone con laurea che si attesta intorno all'1,8% - 2%"
Alessandro Lupi, delegato dell'Assindatcolf di Genova, ai microfoni di Primocanale afferma che "in Italia, sono circa due milioni gli addetti a questo tipo di lavoro e, ogni 3 colf, 2 lavorano in nero. Dobbiamo creare un'alternativa conveniente a questo tipo di assunzione, ci stiamo battendo affinchè il datore di lavoro abbia una deducibilità totale del costo del lavoro domestico dal proprio reddito".
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