
Ore 22.01 - I sindacati stanno esaminando una bozza di accordo. Il documento prevede: l'impegno della Regione a rendere operativa la nuova legge regionale sul Tpl entro 13 mesi; un piano di investimenti e la costituzione dell'Agenzia regionale del Tpl; l'impegno del Comune a mettere nelle casse di Amt 4.3 milioni di euro nel 2014 e a recuperare 4 milioni dall'interno dell'azienda. Il nodo è legato alla richiesta dei sindacati di procedere in tal senso ad una riorganizzazione del lavoro senza tagli ai salari.
Ore 21 - Anche domani, per il quinto giorno consecutivo, i bus del trasporto pubblico locale resteranno fermi. Lo ha detto Andrea Gamba, sindacalista della Cgil, uscendo dalla prefettura dove è ancora in corso la trattativa con la Regione e il Comune per sbloccare la vertenza Amt. I lavoratori di Amt non vogliono fare altri sacrifici oltre a quelli fatti nel 2013: per questo motivo, quando hanno saputo che durante la trattativa per reperire i 4 milioni mancanti si ipotizza una riorganizzazione del lavoro hanno reagito con veemenza ribadendo l'intenzione di voler proseguire nello sciopero. Domani mattina è prevista un'assemblea dei lavoratori alle 10.
Ore 20.15 - La trattativa continua ma si è in fase di stallo. La Regione si è impegnata a trovare 25 milioni dai fondi europei per il rinnovo del parco mezzi oltre a investimenti sempre con fondi europei per 200 nuovi bus in 4 anni e il Comune a mettere 4 milioni di euro ma all'appello mancano ancora altri 4 milioni. Si va avanti a discutere
ore 18.48 - La soluzione per Amt potrebbe arrivare dall'utilizzo di risorse provenienti da fondi europei.
E' partito alle 17.30 il tavolo in Prefettura a Genova per cercare di risolvere la situazione delicata di Amt e non solo: presenti i sindacati, Comune e Regione oltre al Prefetto. Presente anche la Filse: la finanziaria della Regione si sta infatti occupando del nuovo piano regionale dei trasporti.
Quarto giorno senza bus per il capoluogo ligure. Il corteo dei lavoratori Amt è partito in mattinata dalla Sala Chiamata del Porto e ha raggiunto piazza De Ferrari nel centro di Genova. I lavoratori hanno chiesto a gran voce un incontro con il presidente della Regione Claudio Burlando, che ha raccolto l’invito facendo salire a colloquio una delegazione.
E Marco Doria ha parlato, in esclusiva, ai microfoni di Primocanale per fare il punto sulla trattativa Amt con i sindacati: "Il dialogo con le organizzazioni dei lavoratori è indispensabile e irrinunciabile". "Il Comune -continua il Sindaco- è pronto per una trattativa a 360° che, però, deve partire da due presupposti: Amt è un'azienda del comune e la compagnia non deve fallire. Stiamo lavorando per tutelare il servizio pubblico e i posti di lavoro". "Il Comune di Genova non vuole e non privatizza Amt. E' falso dire il contrario", ha poi aggiunto all'ansa.
Blitz di Beppe Grillo a Genova: il leader del Movimento 5 Stelle ha raggiunto il capoluogo ligure per schierarsi al fianco dei lavoratori delle aziende partecipate. "Pezzi di storia se ne stanno andando via - ha sottolineato Grillo - compagnie storiche che, in tutta Italia, sono state svendute. Queste aziende sono state create con delle vere e proprie guerre dai nostri genitori e dai nostri nonni e ce le stiamo facendo distruggere".
"Genova è stata la Superba - ha continuato Grillo - eravamo i primi del mondo: abbiamo creato le banche e i debiti, passando per i trasporti. Dobbiamo alzare la testa: è una battaglia epocale, la protesta parte da qui, e deve toccare tutte le città italiane".
Il fondatore del Movimento 5 Stelle espande il suo pensiero e auspica in una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro e delle aziende partecipate: "Non è un problema di parti politiche, il disagio è diffuso: l'impiego che si perde non ritorna più. Ci sono comuni che appaltano il sistema idrico per 35 anni, ma chi glielo ha dato il diritto? La proprietà e il piano industriale devono essere dei lavoratori, siamo chiamati a reinventarci il mondo del lavoro e dei trasporti: abbiamo un concetto di mobilità che privilegia il trasporto privato su automobili, non deve più essere così, deve finire un'epoca e iniziarne un'altra. Pensiamo solo all'indotto che potrebbe portare una decisione del genere: se ci fossero più biciclette e meno automobili, inizierebbero lavori per creare marciapiedi più larghi, quindi lavoro e guadagno per tutti i cittadini, sia in termini di salute che monetario".
Beppe Grillo si concentra, poi, sull'attuale situazione genovese: "Il Sindaco ha avuto il coraggio di aprire le porte del comune, ma non può decidere nulla: i lavoratori e i cittadini sono proprietari. Fincantieri? Letta non ha il diritto di prendere provvedimenti: nessuno lo ha messo lì, non può e non deve essere determinante. Hanno venduto qualsiasi cosa e non c'è rimasto praticamente nulla: queste sono le nostre aziende e da cittadini ce le dobbiamo riprendere".
IL COMMENTO
Genova, il bicchiere mezzo vuoto e una narrazione da modificare
Candidato Pd: chiudete lo smartphone e cercate un compagno. Di scuola