In tema di gioco d'azzardo, il Comune di Genova secondo Confindustria ha un atteggiamento "proibizionista" degno "delle leggi razziali imposte nel 1938 contro gli ebrei".
Questo il paragone fatto dal vice presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia Massimiliano Pucci in visita oggi a Genova per denunciare "il regolamento proibizionista della civica amministrazione contro il gioco pubblico". "L'ultima volta che ho visto adesivi attaccati ai negozi in Italia li ho visti nel '43 - ha detto riferendosi alla proposta di esporre adesivi con la scritta 'no-slot' per quegli esercizi che non ospitano slot -. E' una cosa triste pensare che veniamo addirittura etichettati". "L'architrave del regolamento di Genova non è la regolamentazione, ma l'abolizione del gioco" ha aggiunto il vice presidente di Confindustria Sistema Gioco, sottolineando invece in termini favorevoli l'attuale legge in discussione alla Camera: "è molto buona, contempera gli interessi di tutti, ha un'impostazione sana che si preoccupa dei giocatori e di chi fa gli investimenti. Il Comune di Genova avrebbe potuto aspettare l'applicazione di questa legge, si poteva aspettare il nuovo piano regolatore sulle macchinette slot e tutta questa fretta poteva essere evitata" ha concluso.
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Gioco azzardo, Confindustria: "Regole Genova abolizioniste"
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