Firmato nel pomeriggio alla Regione Liguria, prima in Italia, il " Patto per la difesa e lo sviluppo del lavoro nel settore turistico" per contenere gli effetti della crisi del comparto.Il provvedimento è stato sottoscritto da Regione, sindacati di categoria, Confcommercio Ascom, Upa, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Urlat-Federalberghi e Confindustria. Come ha spiegato l'assessore Angelo berlangieri, servirà a chiedere al Governo ammortizzatori sociali per stabilizzare i lavoratori del comparto, avviare formazione e tirocini indennizzati, tutelare il lavoro stagionale e promuovere l'incontro domanda e offerta di lavoro nel settore turistico nell'area Alcotra Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Paca e Rhone Alpes. Attraverso i fondi destinati alla Regione Liguria dal Ministero del Lavoro sarà sperimentata la "staffetta generazionale", con bandi che prevedono incentivi alle imprese per l'inserimento nel mondo del lavoro. Il comparto del turismo in Liguria, con oltre 4 mila strutture ricettive (150 mila posti letto,) vale il 10,2 per cento del Pil regionale. I lavoratori dipendenti sono oltre 54 mila, molti dei quali "stagionali", senza occupazione nel periodo invernale. Il documento prevede anche l'avvio in Liguria di uno o più poli tecnico.professionali liguri per il turismo, con risorse pubbliche e private, per dar vita a una formazione adeguata ai nuovi fabbisogni del comparto turistico. Nel patto si prevedono anche accordi specifici tra le parti sociali per trovare soluzioni con il sistema degli enti bilaterali per una ridotta penalizzazione economica dei lavoratori di aziende in crisi.
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