Assolto in Corte di Appello dall'accusa di aver rubato 8 arance, derubricata in "raspollamento".
Protagonista della storia è un immigrato nordafricano che era stato condannato in primo grado dal tribunale di Ventimiglia a 8 mesi con la sospensione della pena, dopo una denuncia fatta da un ristoratore di Bordighera e Sanremo, Renato Andrietti. I fatti risalgono al 2007, quando l'immigrato, che abitava in un casolare di proprietà di Andrietti, a Vallecrosia, raccolse le arance da un terreno di proprietà del padrone di casa. Andrietti denunciò il suo inquilino e iniziò il procedimento giudiziario. La difesa del nordafricano, sostenuta dall'avvocato Guido Felici, non contenta dell'esito del processo di primo grado, vista anche l'esiguità del "bottino", ha deciso di ricorrere in Appello e il giudice ha assolto l'imputato. Ha derubricato l'iniziale accusa di furto aggravato (articolo 624 bis del Codice Penale) in "raspollamento" (articolo 626), un'ipotesi attenuata di furto. L'esempio portato è quello del proprietario che non ha ancora terminato la vendemmia mentre qualcuno raccoglie gli acini d'uva caduti.
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Raccolse 8 arance, assolto in Appello da accusa furto
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