Alle 16.30 è arrivato il si della Giunta per le elezioni del Senato alla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, a seguito della condanna definitiva per frode fiscale. L’annuncio è stato dato dal presidente Dario Stefàno attorno alle 16,30, dopo una camera di consiglio di oltre cinque ore. Il si è arrivato a maggioranza.
La parola passa ora all’Aula di Palazzo Madama che dovrà ratificare la proposta.
"Peggio del previsto. Il copione era stato gia' scritto e se ne conosceva la trama ma si e' andati oltre ogni limite di tollerabilita'". Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani commentando la decisione della Giunta.
Non si è fatta attendere la reazione di Berlusconi: ""Questa indegna decisione e' stata frutto non della corretta applicazione di una legge ma della precisa volonta' di eliminare per via giudiziaria un avversario politico che non si e' riusciti ad eliminare nelle urne attraverso i mezzi della democrazia. La democrazia di un Paese si misura dal rispetto dalle norme fondamentali poste a tutela di ogni cittadino", ha afferma ancora il leader Pdl in una nota. "Violando i principi della Convenzione Europea e della Corte Costituzionale sulla imparzialita' dell'organo decidente e sulla irretroattivita' delle norme penali - ha accusa Berlusconi - oggi sono venuti meno i principi basilari di uno stato di diritto. Quando si viola lo Stato di diritto si colpisce al cuore la democrazia".
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