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Stamattina il Golfo di La Spezia è stato teatro di un importante successo programmatico legato al più importante programma di costruzioni militari in Europa dalla fine della Guerra Fredda.


Le prime fregate europee multi-missione meglio conosciuto come FREMM e realizzate ed allestite da Orizzonte Sistemi Navali, la joint-venture fra Fincantieri e Selex ES, presso il cantiere integrato di Riva Trigoso e del Muggiano nell’ambito dell’omonimo programma italo-francese, hanno lasciato per la prima volta tutte insieme i moli del cantiere del Muggiano per il mare aperto, dove hanno effettuato una serie di evoluzioni e prove nel corso della giornata.

Hanno partecipato la capoclasse nave Carlo Bergamini, consegnata alla Marina Militare lo scorso maggio e le gemelle Virginio Fasan e Carlo Margottini, che risultano ancora in carico alla joint-venture, ma che dovrebbero essere consegnate rispettivamente entro fine anno ed il prossimo febbraio.


Fiore all’occhiello dell’industria cantieristica e della difesa del settore, che vede coinvolte non soltanto altre aziende di Finmeccanica, in primis Oto Melara con l’armamento cannoniero, la controllata MBDA con il sistema missilistico Aster 30 e WASS con i sistemi di difesa subacquea, ma anche un vasto indotto non soltanto in Liguria ma anche in altre regioni d’Italia, le FREMM rappresenteranno l’ossatura della Flotta della Marina Militare e sono destinate ad essere acquisite in un numero totale di dieci unità, oltre alle possibilità legate al settore dell’esportazione.

Nell’ambito del programma franco-italiano, la Francia ha ordinato 11 unità, di cui la prima, varata oltre un anno prima della ns capoclasse, Carlo Bergamini, risulta in servizio con la Marina francese, mentre la seconda è stata recentemente messa in galleggiamento. I cantieri francesi stanno anche effettuando le prove a mare per una terza unità destinata al Marocco. 

 
Presso il cantiere integrato di Riva Trigoso e del Muggiano risultano in diverse fasi di costruzione altre tre gemelle della classe, e recentemente è stata esercitata l’opzione per l’acquisizione di ulteriori due unità. Sebbene si tratti di linfa vitale per l’industria della ns regione, c'è bisogno di certezze non soltanto per il completamento del programma con le rimanenti due unità previste.

Quest’ultimo non offre un futuro al settore, che invece potrebbe venire dal rinnovamento della Flotta della Marina Militare, così come auspicato ancora recentemente dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare amm. Giuseppe De Giorgi nel corso di un incontro tenutosi a La Spezia con rappresentanti delle istituzioni e dell’industria del settore.