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Correre nella… storia. Un’esperienza indimenticabile quella di Vincenzo Tarascio, campione podista genovese che difende i colori della Sanremo Runners, che nello scorso fine settimana ha partecipato alla seconda edizione della “100 Meilen Berlin”, una corsa a tappa unica di 160,9 km lungo l’ex confine con Berlino Ovest, ripercorrendo lo storico Muro di Berlino, un evento per non dimenticare che cosa questo ha significato nel periodo 1961-1989. Questa corsa oggi vuole essere anche un prezioso contributo per mantenere viva la storia della città che è stata divisa.

La competizione ha registrato 254 iscritti (di cui 31 donne) di 16 nazioni (Australia, Austria, Belgio, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Qatar, Svizzera, Usa), con partenza alle 6:00 dal campo di atletica di Berlino Kreuzberg, dove sono tornati in… 180 (di cui 22 donne), tanti sono riusciti a completare il percorso entro il tempo massimo di 30 ore.



“Se dovessi riassumere questa esperienza – racconta Vincenzo Tarascio - direi ‘una corsa nella storia’: iniziata la sera prima con il briefing alla presenza di alcune autorità e del presidente dell'Associazione federale per le vittime della dittatura Rainer Eppelmann, con il contributo di un toccante documentario in bianco e nero relativo al Muro nel periodo 1961-1989.

Partenza della gara. Alle 6:00 del mattino percorriamo i primi chilometri in una Berlino deserta e silenziosa dove ho avuto l'occasione di vedere per la prima volta la porta di Brandeburgo ed il Reichstag (tante volte visti alla televisione) e poi l’uscita dalla città verso campagna e boschi berlinesi, in alcuni tratti del percorso piuttosto insidiosi per i muscoli. Come sempre ho corso molto regolare, utilizzando ogni ristoro; al 7° km seguendo altri atleti ho sbagliato percorso facendo circa 800 metri in più.

Dopo il primo ‘cancello’ (43 km) ho continuato a correre praticamente quasi sempre da solo, immerso nel verde, pensando a quello che ha significato per tanti quel Muro; lungo il percorso infatti c'erano alcune lapidi e steli con corone di fiori e le foto di quei giovani che in quel punto avevano provato a cambiare la loro vita... Più correvo e più ero contento di essere lì, simbolicamente di fare un piccolo saluto con la mano. Passato il secondo cancello (80,5 km), intorno al km 95 ho perso parecchi minuti perché mi sono dovuto fermare e capire dove andare, tornare anche un po’ indietro perché il percorso non era indicato.

Al terzo cancello (113 km) mi sono cambiato le scarpe, gli indumenti compresa la maglietta fosforescente per la notte e ho preso la lampada frontale. Ho proseguito la mia corsa sempre da solo. Alla sera il percorso prevedeva percorrere circa 8 km lungo le rive buie dello Sprea. Da quel momento il silenzio che mi aveva avvolto per quasi tutta la gara era destinato piano piano a finire, infatti intorno al km 150 mi sono ritrovato nel pieno della movida berlinese correndo tratti a zig zag tra le persone in strada e lungo quel chilometro di Muro pieno di graffiti a Ostbanhof.

Anche se stanco e affaticato muscolarmente, ma mentalmente lucido, arrivo al campo di atletica di Kreuzberg dove volo verso il traguardo. Gli organizzatori si congratulano, Chiara (la mia compagna e assistente… personale) mi ha fatto la sorpresa di attendermi per diverse ore, ma con gioia e partecipazione per un evento unico sotto il profilo simbolico... Foto di rito con una t-shirt realizzata per l'occasione dall'artista tedesco Kani Alavi. Gli organizzatori si preoccupano di comunicarmi il piazzamento e tempo impiegato, ma sinceramente in quel momento pensavo solo un pensiero nella mente: avevo dato il mio piccolo contributo per un qualcosa di più grande da non dimenticare, era la mia coscienza che parlava.

Il giorno successivo, sempre nell'Hotel Ramada, tutti gli arrivati sono chiamati sul palco per la consegna del diploma e della medaglia. Prima di iniziare, in tedesco, inglese e italiano, con documenti della polizia tedesca dell'Est, vengono rievocate le fasi del primo caduto a colpi di arma da fuoco per la causa del Muro, il sarto Gunter Liftin, deceduto il 24 agosto 1961, al quale viene dedicato un minuto di raccoglimento. Successivamente stringo la mano all'organizzatore Rainer Eppelmann ed altre persone, tra le quali anche Maria Gueffroy, madre del 20enne Chris Gueffroy, ultimo persona uccisa con armi da fuoco dalle guardie di confine della Repubblica Democratica Tedesca nel tentativo di attraversare il Muro di Berlino da Est a Ovest il 5 febbraio 1989”.



Il team manager della Sanremo Runners, Franco Ranciaffi: “Riguardo il risultato sportivo, è notevole il riscontro conseguito da Vincenzo Tarascio, che dopo 160,9 km di corsa ha meravigliosamente chiuso al quinto posto assoluto in 18h08:24, risultando vincitore della categoria! E la prestazione cronometrica di Vincenzo è una tra le migliori italiane di sempre”.



100 Meilen Berlin (Germania, 160,900 km) 2013. Ordine d’arrivo maschile (158 arrivati): 1. Peter Flock 1971 (Germania) 15h53:45, 2. Federico Borlenghi 1977 (Italia, Cremona) 16h13:41, 3. Giovanni Battista Torelli 1955 (Italia, Roma) 17h43:34, 4. Vito Intini 1968 (Italia, Bari) 17h53:12, 5. Vincenzo Tarascio 1959 (Italia, Sanremo Runners) 18h08:24, 6. Ingmar Hermann 1974 (Germania) 18h24:29, 7. Jurgen Wetzel 1962 (Germania) 18h29:05, 8. Bennie De Vries 1965 (Olanda) 18h30:20, 9. Stefan Beckmann 1959 (Germania) 18h40:58, 10. Michael Raab 1969 (Germania) 18h47:19, 11. Ash Tehrani (Gran Bretagna) 18h58:35, 12. Ascher Senyk (Irlanda) 19h00:12, 13. Johannes Brandl 1981 (Germania) 19h03:25, 14. Ralf Vollmer 1962 (Germania) 19h20:44, 15. Johan Bogaert 1961 (Belgio) 19h28:56… 158 (ultimo). 30h00:00.



Categoria M50 (50-54 anni): 1. Vincenzo Tarascio 1959 (Italia, Sanremo Runners) 18h08:24, 2. Jurgen Wetzel 1962 (Germania) 18h29:05, 3. Stefan Beckmann 1959 (Germania) 18h40:58, 4. Ralf Vollmer 1962 (Germania) 19h20:44, 5. Johan Bogaert 1961 (Belgio) 19h28:56, 6. Klaus Wanner 1963 (Germania) 19h45:02, 7. Hermann Falkensteiner 1959 (Italia) 20h27:55, 8. Helmut Hardy 1961 (Germania) 20h53:09, 9. Michael Brehe 1960 (Germania) 20h54:34, 10. Detlef Kohlsdorf 1962 (Germania) 20h58:51, seguono altri.