O in autunno la giunta Doria cambia il passo o è meglio per tutti che se ne vada a casa. Mai come ora Genova è stata ferma, tragicamente ferma. Grandi colpe ai governi che si sono succeduti, ma enormi responsabilità a chi da oltre un anno governa Genova. Non solo il sindaco, sia chiaro, ma tutta la sua giunta e soprattutto una maggioranza evanescente, dove il piu importante partito che la sostiene, cioè il Pd, è completamente latitante.
E’ inutile se non quasi ridicolo che alcuni consiglieri del Pd piangano in tv le loro pene, auspichino cambi di marcia, impennate di orgoglio, traccino programmi del “fare” che sono fermi sui loro tavoli da dodici mesi. Facciano. Altrimenti che cosa ci stanno a fare sui banchi di palazzo Tursi se non a scaldare i cuscini delle rosse poltrone? Facciano, comincino loro a svegliarsi dal letargo in cui sono stati gettati da incredibili primarie, sveglino gli organismi del loro partito, magari approfittando della prossima festa nazionale di Genova.
Quello che c’è da fare purtroppo lo sanno tutti i genovesi. Non ce lo vengano più a raccontare.
Valico, Gronda, aziende partecipate, sicurezza dalle catastrofi naturali, Erzelli, servizi sociali dignitosi e corretti, eliminazione di una burocrazia che blinda ogni iniziativa, decoro della città.
Eccone alcuni. Ma si cominci per favore, senza prendere più in giro i cittadini che, in buona parte li hanno votati.
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Tursi, o si fa o si va a casa
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