Cronaca

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E' stata congelata "come atto unilaterale da parte della proprietà" la cassa integrazione annunciata per 120 lavoratori della Ferrania a partire da lunedì. Un percorso per la cassa integrazione, che appare comunque inevitabile, data la difficile situazione in cui si trova l'azienda, dovrà invece essere condiviso con i sindacati dopo gli accordi degli imprenditori con le istituzioni per il tentativo di realizzare un'attività alternativa che dovrebbe consistere in un'alta operazione di carattere industriale, probabilmente nell'area dell'hi-tech, per il rilancio del sito. E' quanto emerso dal vertice tenutosi in Regione tra il presidente della giunta Claudio Burlando, l'imprenditore Vittorio Malacalza in rappresentanza della cordata che ha rilevato l'industria di pellicole fotografiche di Cairo Montenotte ed il prefetto di Savona Nicoletta Frediani, allargato nel poi anche ai sindacati. Secondo quanto spiegato dal presidente della regione Burlando la grande novità è proprio questo impegno da parte dell'imprenditore Malacalza a tentare, al fianco della Regione, "di avviare un processo che faccia ancora di quel sito un sito industriale importante per nuove attività tecnologiche significative, a partire da attività che Malacalza già conduce. "Così come a Cornigliano si è passati attraverso un periodo di cassa integrazione, tra la chiusura dell'altoforno e l'investimento sul freddo -ha detto Burlando- Qui si potrà tenere una quota di lavoratori sul fotosensibile e si dovrà passare attraverso un periodo di cassa integrazione per un nuovo numero di lavoratori a fronte del tentativo di costruire un progetto significativo che ha al suo centro la politica industriale". "Nulla toglie che poi si possa accompagnare questo progetto con investimenti in settori collaterali, biomasse e così via -ha sottolineato il presidente della Regione- ma la cosa nuova e significativa è che un sito come questo abbia un tentativo di rilancio con una grande attività industriale. L'importante è che il cuore della nuova Ferrania, oltre a ciò che si può difendere dell'attività tradizionale, sia una nuova ed importante industriale molto qualificata e connotante. E' un tentativo serio ed ora vediamo se riusciremo a costruirlo e a dare una prospettiva importante a questa area". Un nuovo incontro è fissato per lunedì in Regione per la sottoscrizione di un accordo in questo senso, il giorno successivo la proprietà si inconterà con i sindacati per definire il percorso da intraprendere. (Ansa)