salute e medicina

58 secondi di lettura
Ekaterina, 2 anni, di nazionalità russa, è stata operata all'ospedale Gaslini a causa di una malformazione della trachea che l'avrebbe portata alla morte.

A presentare l’intervento, questa mattina a margine della presentazione delle politiche di sviluppo delle relazioni internazionali dell’Istituto Gaslini, è stato il direttore Paolo Petralia e il chirurgo Michele Torre.

L'operazione, avvenuta il 30 aprile scorso, è stata condotta in circolazione extracorporea con le funzioni cardiaca e polmonare sostituite da una macchina.

Alla giovane paziente era stata diagnosticata, inseguito a ripetute insufficienze respiratorie in occasione di infezioni virali, la stenosi tracheale congenita: una malformazione rara della trachea che fa sì che l'aria passi con difficoltà attraverso la trachea.

L’intervento, che coinvolge contemporaneamente problematiche complesse di ordine anestesiologico, cardiochirurgico e specifiche di chirurgia tracheale, è stato condotto in circolazione extracorporea.

“La trachea è stata completamente aperta e riconfigurata in modo da aumentare considerevolmente il suo calibro e permettere il passaggio agevole dell’area verso i polmoni,  ricostruita usando la trachea stessa, che adesso è più corta ma molto più larga”  ha spiegato Piero Buffa direttore U.O.C. Chirurgia.