cronaca

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Oltre 300 mila euro sono stati spesi nel 2012 per offrire assistenza ai migranti e alle persone che richiedono asilo, 237 mila per dare da mangiare agli indigenti e per la gestione del centro diurno, 150 mila per sostenere le situazioni di emergenza abitativa. Sono questi i dati contenuti nel bilancio della Fondazione diocesana Comunità Servizi della Caritas di Savona approvato dal Consiglio direttivo. Il conto economico dell'ente parla di oltre un milione di oneri, -2,59% rispetto all'esercizio precedente che si era chiuso con un milione e 65 mila euro di oneri.

I costi relativi all'attività istituzionale, che rappresentano il 79,74% del totale, sono assorbiti in maggior parte dalla voce 'Servizio immigrazione e richiedenti asilo' (31%) seguito dal 'Servizio mensa e centro diurno' (23%). "La variazione più significativa - si legge nella relazione del presidente Marco Berbaldi - riguarda le spese sostenute per la gestione del progetto di accoglienza 'Emergenza Nord Africa' che, rispetto al 2011, sono aumentate di 125 mila euro".

I costi di supporto generale e gestione struttura rappresentano invece il 7,78% degli oneri complessivi e, in generale, sono in equilibrio rispetto al volume dell'attività istituzionale e in linea con i criteri di efficacia e efficienza riconosciuti universalmente nella gestione degli enti non profit. Sempre sul fronte delle spese, una diminuzione significativa è stata registrata alla voce Generi alimentari da fornitori che è passata da 182 mila 394 euro a 159 mila 725 euro.