Una formula che ha soddisfatto gli organizzatori - Slow Food e Regione Liguria con la collaborazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - gli espositori e soprattutto il pubblico, appassionati e turisti di passaggio che sono venuti a Genova per partecipare agli appuntamenti di Slow Fish e godere dell’atmosfera del Porto Antico.Grande l’interesse per gli argomenti proposti in tutti gli spazi della
manifestazione e tantissimi i visitatori che si sono avvicendati tra le colorate bancarelle. Non solo quindi l’attrazione del grande chef o la curiosità dell’assaggio, ma anche la voglia di saperne di più in fatto di pesce, pesca e vita nei mari.
È questo in sintesi il bilancio dei 4 giorni dedicati al pesce buono, pulito e giusto in cui è stato registrato il tutto esaurito soprattutto nel weekend .
«Il successo di Slow Fish non è la soluzione dei problemi del mare e della pesca», ha dichiarato Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, «ma è un piccolo segnale positivo di come il dialogo tra pescatori, consumatori, ristoratori e mondo scientifico renda più facile trovare strade potenzialmente vincenti».
Gli fa eco l’assessore regionale all’agricoltura e alla pesca, Giovanni Barbagallo: «I quattro giorni di Slow Fish per noi sono stati una formidabile occasione di promozione del pesce locale e degli altri prodotti dell’eccellenza alimentare ligure».
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