"Siamo pronti a incontrare i genitori del bimbo che ha donato il cuore a nostro figlio. O, almeno, saremo contenti di sapere il suo nome per pregare con lui...".
Si è commossa Irina, quando ieri sera è uscita dalla stanza dell'Ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove il figlio di soli 18 mesi riposa con il suo nuovo cuore nel petto. A donarglielo un bimbo della stessa età morto a Patrasso, in Grecia.
"Per nostro figlio è stato come resuscitare per la terza volta - dice il padre, Vincenzo, 45 anni - perché per due volte avevamo rischiato di perderlo...".
La famiglia vive a Genova, perché il padre lavora come tecnico sulle navi da crociera. Ma dopo il soggiorno forzato a Torino, dove i genitori si sono alternati alla nonna materna Natalia, russa come la mamma, al capezzale del piccolo, hanno deciso che si trasferiranno nel capoluogo piemontese.
"Resteremo qui - dice papà Vincenzo - per consentire al nostro bimbo di completare il recupero, che sarà lungo. Ma finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel...".
cronaca
Un nuovo cuore dalla Grecia per un bimbo genovese: storia a lieto fine
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