Primi interrogatori stamattina a Palazzo di Giustizia di Genova dei tre dirigenti dell' Associazione Onlus Centro Cooperazione Sviluppo Italia (CCS), arrestati mercoledì con l' accusa di associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita aggravata. Marco Curzi, tesoriere della Onlus, il primo ad essere stato sentito, ha ammesso di aver percepito nel 2005 soltanto uno stipendio di 2000 euro al mese, durante l'interrogatorio di garanzia svoltosi stamani davanti al gip Franca Borzone. In realtà non avrebbe potuto essere retribuito, se non per un periodo molto limitato, essendo la sua una attività di volontariato. Alla contestazione sul suo conto bancario in Svizzera, Curzi, che è stato sentito per due ore, ha spiegato di averlo acceso da cinque anni. Ha raccontato che sul suo conto sono transitati 23 mila dollari provenienti dal Mozambico destinati ad aprire un nuovo centro del CCS in Portogallo. Attualmente sul suo conto svizzero ci sarebbero solo 10 mila euro. In merito, invece, al conto cifrato aperto a Lugano da Veziano Armandi, ex presidente del CCS, Curzi ha spiegato che i soldi provenienti dal Mozambico dovevano venire utilizzati per finanziare il nuovo centro in Portogallo. Curzi, visibilmente provato da due giorni trascorsi in cella in isolamento, ha chiesto di poter venire interrogato nuovamente martedì prossimo. Il tesoriere era assistito dagli avvocati Monica Tranfo e Giuseppe Donato. (Ansa)
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TRUFFA IN MOZAMBICO, PRIME AMMISSIONI
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