Cronaca

2 minuti e 6 secondi di lettura
Mentre continuano i controlli in Italia e in Europa sulla carne di cavallo nuovi allarmi continuano a tenere alta l'attenzione sulla sicurezza degli alimenti.
 
Sono ormai finite sul mercato, e quindi al consumatore finale, le cappesante e gli altri molluschi (bulli) contenenti tracce di cadmio, un metallo pesante altamente tossico, immessi nel mercato del pesce di Chioggia (Venezia) da una decina di pescatori che ieri sono stati denunciati dai carabinieri della cittadina veneta.
 

E in Germania sono state bloccate 110 casette di insalata provenienti dall'Italia perché in una era stata trovata una contaminazione con veleno topicida. Immediato l'allerta partito dal ministero della Salute alle regioni Lazio e Campania anche se la contaminazione potrebbe essere avvenuta, secondo la ricostruzione, nel magazzino del grossista tedesco.
 
La vicenda dei molluschi in Veneto ha visto i militari dell'Arma scoprire il raggiro delle cappesante pescate in acque vietate ma marchiate come se il prelievo fosse avvenuto in acque sane: ma la frode dei 10 pescherecci chioggiotti è stata scoperta quando questa era già avvenuta.


Non c'é modo di capire quali quantità di molluschi vietati siano finiti sul mercato. In Germania le autorità hanno lanciato l'allarme per una partita di insalata importata dall'Italia contaminata da veleno per topi.

 
L'insalata fa parte di un gruppo di 110 cassette vendute nella regione di Reno-Meno: 105 sono state distrutte mentre delle cinque che mancano all'appello una sarebbe già stata venduta.
 
Delle cinque cassette mancanti, una è stata venduta in un mercato della cittadina di Offenbach, mentre altre quattro sono già state smerciate ai consumatori da venditori ambulanti.
 
Non si hanno notizie di avvelenamenti ma l'allarme è scattato immediatamente. "Non si può escludere che la contaminazione possa essere avvenuta nel magazzino del grossista tedesco - fa sapere il ministero della Salute - e per altro il riscontro è stato effettuato in autocontrollo e non in seguito ad un controllo ufficiale delle autorità tedesche".

Per Coldiretti quindi occorre ora fare immediatamente chiarezza sulla reale origine della contaminazione per eliminare tutti i fattori di rischio e non mettere in pericolo il principale mercato di destinazione delle nostre verdure con un fatturato di 380 milioni di euro nel 2013, il 38 per cento del totale esportato.

 L'azienda produttrice dell'insalata dove in Germania è stato rinvenuto il topicida è campana. Quindi è stato allertato dal Ministero della Salute l'assessorato della Regione Campania e non della Regione Lazio, come precedentemente il ministero aveva fatto sapere. Le regioni allertate sono quindi due: Veneto e Campania.