Giovani e anziani, uomini e donne, pensionati e imprenditori: non esiste un identikit dell’indeciso, ma secondo i sondaggisti sono ancora milioni gli italiani (e decine di migliaia i liguri) che non hanno ancora deciso cosa votare. “Spesso perché poco interessati e soprattutto poco informati”, spiega Luca Sabatini, docente di Statistica all’Università di Parma. Per molti proprio in queste ore scatta la corsa all’informazione. Televisione e giornali restano i media più seguiti, mentre sui social network si cerca di capire chi voteranno i conoscenti virtuali, ma anche amici e famigliari restano una fonte di informazione. Una quota di incerti che secondo alcuni esperti si avvicinerebbe al 10% degli aventi diritto, ma anche un bacino cui si rivolgono tutti gli schieramenti.
“Nei casi estremi gli indecisi alla fine non andranno proprio alle urne”, spiega Sabatini, che fa una previsione di quanti non andranno a votare. “Nel 2008 l'astensionismo fu del 22%, quest’anno sarà fisiologicamente superiore, intorno al 25%”. Insomma, un italiano su quattro non andrà a votare, a meno che non cambi idea all’ultimo minuto.
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