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Dopo la giornata della memoria, la settimana anti-razzismo: continua e si rafforza la partnership fra l’Uisp e il Genoa Cricket ad Football Club.
Nell’Auditorium dell’Acquario di Genova,  gremito da centinaia di studenti, ha preso il via ufficiale, con la “Fase dei Valori”,  la terza edizione della Genoa Values Cup, la manifestazione organizzata appunto dal Genoa che registra, quest’anno, l’iscrizione di ben 2.500 studenti delle Scuole primarie e secondarie di Genova e provincia.



Come in passato, la formula della Genoa Values Cup unisce l'aspetto ludico gioco del calcio al percorso formativo incentrato sui temi dell’antirazzismo e dell’integrazione. La fase dei valori imperniata sulla presentazione,  disamina ed elaborazione teorica, sarà seguita dalla fase di gioco, con il torneo di calcio a 5 che si disputerà in primavera, per tradurre nella pratica concetti come tolleranza, rispetto e accettazione.
Nel corso degli appuntamenti didattici, gli studenti hanno interagito con molto interesse con lo staff dell’Uisp di Genova e della Rete F.A.R.E. (Football Against Racism in Europe, di cui l’Uisp ne è associazione fondatrice) sui temi dell’integrazione e del NO AL RAZZISMO; su una sana alimentazione, con la voce dell’azienda As do Mar e sulla lotta ai tumori, con la campagna promossa dalla Lilt.
Tommaso Ricci, referente del Settore Diritti e Progetti Sociali del Comitato Uisp di Genova, associazione di promozione sportiva e sociale attiva sul territorio davvero a 360°, ha parlato ai ragazzi dell’impegno dell’UISP e della rete FARE nel promuovere, a partire dai più piccoli, una vera cultura sportiva antirazzista e che rifiuti ogni tipo di discriminazione. La partecipazione alla Genoa Values Cup rappresenta un’occasione importante per diffondere questi importanti temi negli sportivi e nei tifosi più giovani. Con i ragazzi si è parlato di alcuni casi concreti di razzismo, sia da parte delle autorità sportive che con regolamenti e norme hanno spesso limitato negli anni la partecipazione di stranieri alle competizioni sportive, sia da parte dei tifosi con cori e striscioni, e di come provare ad eliminare questi comportamenti: accanto alla repressione, attraverso multe e squalifiche (spesso troppo morbide) alle società i cui tifosi si rendono protagonisti di episodi di discriminazione, sia attraverso la promozione di una cultura antirazzista, che sappia reagire e isolare questi fenomeni, facendo emergere la parte bella, colorata e, perché no, ironica del tifo.